martedì 1 aprile 2008

Rivoluzionare il Comune e la città!


Dopo la parentesi commissariale durata 2 anni, dopo la fallimentare gestione del centro-sinistra, guidata dalla “banda” socialista, che ha determinato la vergogna di uno scioglimento del Consiglio Comunale per condizionamento malavitoso, è possibile riscattare la città di Casoria cominciando dalla rivoluzione nella macchina burocratica del Comune.


Mandare via tutti i dirigenti che non hanno alcun legame con il territorio di Casoria è un imperativo categorico. Accertare le responsabilità degli stessi per la connivenza con i pubblici amministratori è un obbligo per chi sarà scelto per il governo della città.


Altro momento di liberazione deve riguardare i capisezione che, utilizzando il sindacato, hanno creato nicchie di potere per esigenze personali e partitocratiche.
Esiste poi un’impellente necessità di rinnovare il Comando di Polizia Municipale con un dirigente e 5 ufficiali laureati, con esperienze funzionali di alto livello; con 10 marescialli scelti all’interno del corpo e con 60 nuove unità da distribuire sui quartieri per il controllo del territorio. Le risorse per i contratti devono essere impiegate, prioritariamente, per i passaggi dalla fascia A alla B e dalla B alla C.
Vanno riordinati i settori individuando una struttura per le problematiche di Arpino con relativo piano esecutivo di gestione.


I punti qualificanti di un programma di governo per lo sviluppo e per l’occupazione deve riguardare il riordino del territorio immaginando 4 o 5 interventi sperimentali di edilizia abitativa ecologica con villaggi di 50/60 residenze, con verde attrezzato. Occorre dare subito corso ad interventi di riqualificazione del vecchio centro e delle periferie utilizzando 100 unità tra avvocati, architetti, ingegneri, geologi, ragionieri, geometri, per chiudere tutti i condoni e per radiografare la città nelle sue articolazioni periferiche; operare la salvaguardia del tessuto produttivo esistente, dell’artigianato che opera in condizioni di disagio, superando il problema della destinazione attuale in un arco temporale ragionevole; definire le condizioni per l’accoglimento di insediamenti produttivi e commerciali privilegiando le aziende con alto tasso occupazionale; sistemare le aree periferiche con la dotazione di infrastrutture minime, aumentando le condizioni di vivibilità.


Tutti gli interventi esposti sono la condizione per creare nuova occupazione, senza gravare il bilancio comunale.



Fortunato Polizio

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buonasera,
non so se sto parlando con la persona giusta, fatto sta che ho molta fiducia in Lei e nelle sue capacità. Ho avuto modo di leggere questo post con le rispettive iniziative, sicuramente interessanti e utili, ma non sarebbe meglio parlare di qualcosa di puù attuabile e controllata come la raccolta differenziata. Sono anni che c'è questo problema, anni fa è partita questa iniziativa per morire dopo pochi mesi. Non si potrebbe ripristinare al più presto?
Cordiali saluti, aspetto presto un suo riscontro