mercoledì 9 aprile 2008


giovedì 3 aprile 2008

I “puttani” della politica

Nella città di Casoria i partiti che hanno determinato “la vergogna” dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche si sono ritrovati ancora una volta insieme, grazie alle pressioni “indegne” della dirigenza regionale e provinciale del partito democratico.
La scelta di Casillo sindaco per la sinistra era obbligata anche per le primarie responsabilità dello stesso nel malgoverno della città nell’ultimo quindicennio in cui, oltre allo scioglimento per infiltrazioni mafiose, si è arrivati anche allo scioglimento per manifeste incapacità.
Bisogna riconoscere, però, la furbizia di Casillo e del partito socialista che usa gli “ascari” di turno per continuare a governare.
I “puttani” della politica a Casoria non avevano altra scelta che ritrovarsi nella coalizione di sinistra per le promesse ricevute, per le prebende che aspettano, per gli interessi che intendono salvaguardare.
La politica “usa e getta” del Partito Socialista annovera fra i suoi adepti e sostenitori, tutti quelli che sono stati usati e buttati via ma che ritornano per il potere e contro gli interessi della collettività.
Quindici anni di malgoverno della sinistra hanno messo in ginocchio la città, hanno degradato l’ambiente, hanno consentito ogni forma di abuso del territorio, hanno imposto sacrifici ai cittadini senza migliorare i servizi.
Il territorio è saccheggiato; il Comune non funziona, la sanità è affidata ai burocrati della politica ed agli amici degli amici; 300 milioni di euro spesi, per i servizi sanitari, consumati senza visibili risultati per la città di Casoria, mentre sono proliferate assunzioni ed affidamenti di incarichi, senza rispettare le regole.
I medici, invece di pensare agli assistiti, scelgono la campagna elettorale per la sinistra.
La Regione, invece di vigilare e controllare, da 15 mesi non nomina il Collegio Sindacale per evitare la scelta di mandare a casa i responsabili.
Il servizio N.U. non funziona; la raccolta differenziata non si fa nonostante le risorse destinate a tale scopo e le tasse, esose, pagate dai cittadini; le assunzioni “clientelari” e “particolari” e l’affidamento dei lavori “senza gara” in Casoria Ambiente hanno aggravato il carico della tassa sui cittadini.
I cittadini devono reagire, recuperare la dignità offesa, scegliere quanti vogliono riportare ordine e legalità nella città dei Cardinali e dei Beati, assicurarsi una diversa qualità della vita.
Mandare a casa la sinistra è un imperativo categorico per quanti amano dichiararsi cittadini di Casoria.

Fortunato Polizio

martedì 1 aprile 2008

Rivoluzionare il Comune e la città!


Dopo la parentesi commissariale durata 2 anni, dopo la fallimentare gestione del centro-sinistra, guidata dalla “banda” socialista, che ha determinato la vergogna di uno scioglimento del Consiglio Comunale per condizionamento malavitoso, è possibile riscattare la città di Casoria cominciando dalla rivoluzione nella macchina burocratica del Comune.


Mandare via tutti i dirigenti che non hanno alcun legame con il territorio di Casoria è un imperativo categorico. Accertare le responsabilità degli stessi per la connivenza con i pubblici amministratori è un obbligo per chi sarà scelto per il governo della città.


Altro momento di liberazione deve riguardare i capisezione che, utilizzando il sindacato, hanno creato nicchie di potere per esigenze personali e partitocratiche.
Esiste poi un’impellente necessità di rinnovare il Comando di Polizia Municipale con un dirigente e 5 ufficiali laureati, con esperienze funzionali di alto livello; con 10 marescialli scelti all’interno del corpo e con 60 nuove unità da distribuire sui quartieri per il controllo del territorio. Le risorse per i contratti devono essere impiegate, prioritariamente, per i passaggi dalla fascia A alla B e dalla B alla C.
Vanno riordinati i settori individuando una struttura per le problematiche di Arpino con relativo piano esecutivo di gestione.


I punti qualificanti di un programma di governo per lo sviluppo e per l’occupazione deve riguardare il riordino del territorio immaginando 4 o 5 interventi sperimentali di edilizia abitativa ecologica con villaggi di 50/60 residenze, con verde attrezzato. Occorre dare subito corso ad interventi di riqualificazione del vecchio centro e delle periferie utilizzando 100 unità tra avvocati, architetti, ingegneri, geologi, ragionieri, geometri, per chiudere tutti i condoni e per radiografare la città nelle sue articolazioni periferiche; operare la salvaguardia del tessuto produttivo esistente, dell’artigianato che opera in condizioni di disagio, superando il problema della destinazione attuale in un arco temporale ragionevole; definire le condizioni per l’accoglimento di insediamenti produttivi e commerciali privilegiando le aziende con alto tasso occupazionale; sistemare le aree periferiche con la dotazione di infrastrutture minime, aumentando le condizioni di vivibilità.


Tutti gli interventi esposti sono la condizione per creare nuova occupazione, senza gravare il bilancio comunale.



Fortunato Polizio

giovedì 14 febbraio 2008

A caccia senza fucile.....

Alla Commissione Straordinaria
Comune di Casoria
P.zza Cirillo
80026 CASORIA (NA)

Al Prefetto di Napoli
Dott. Alessandro Pansa
P.zza del Plebiscito, 22
80132 NAPOLI


Lettera – Telegramma

Elevasi vibrata protesta per nuova convocazione per il giorno 30/01/2008, per l’esame del PUC, senza avere a disposizione i relativi atti ed in particolare:

a) cartografia con le destinazioni;
b) indice dei documenti elaborati;
c) relazione accompagnamento PUC;
d) normativa di attuazione;
e) regolamento edilizio;
f) piano specifico di inquadramento di tutti i condoni edilizi;
g) elaborati predisposti.

Allo stato, in mancanza della documentazione indicata, richiesta e non messa a disposizione, si declina l’invito e si invita la Commissione Straordinaria a prestare la propria massima attenzione agli interventi di rimozione dei rifiuti, bonifica e disinfestazione delle aree - ai programmi di messa in sicurezza delle scuole pubbliche - alle violazioni di occupazione suolo pubblico - alla assunzione dei provvedimenti per tutte le pratiche di acquisizione dei manufatti abusivi che permane un obbligo di legge, lasciando ai legittimi rappresentanti del popolo, le decisioni sul destino urbanistico della città.
Si invita al rispetto delle regole democratiche.

28 gennaio 2008

mercoledì 13 febbraio 2008

RIFIUTI: piccolo dizionario per capire meglio..



INCENERITORE: impianto dove vengono smaltiti i rifiuti attraverso un processo di combustione ad alta temperatura. Prodotti finali del processo sono gas e ceneri destinate alla discarica.

TERMOVALORIZZATORE: impianto più moderno dell'inceneritore, dove il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica o di acqua calda per riscaldamento. Il rendimento di questi impianti è minore rispetto a quello delle normali centrali elettriche e quindi talvolta, insieme ai rifiuti, viene bruciato anche del gas metano.

GASSIFICATORI E IMPIANTI DI PIROLISI: impianti in cui i rifiuti vengono decomposti termochimicamente mediante la introduzione di oziato (pirolizzatori) e ossigeno (gassificatori) ad alta temperatura. Prodotti finali del processo sono un gas combustibile (syngas) e scorie solide destinate alla discarica.

RIFIUTI TAL QUALI: sono i rifiuti non selezionati, attualmente smaltiti in discarica, che senza un preventivo trattamento di selezione non dovrebbero mai essere confezionati in ecoballe, perché hanno scarso potere calorico e possono contenere agenti inquinanti.

CDR (COMBUSTIBILE DERIVATO DA RIFIUTI): combustibile solido ottenuto dal trattamento dei rifiuti solidi urbani selezionati e triturati.

SELEZIONE DEL CDR: processo per eliminare i materiali non combustibili (vetro, metalli, inerti), la frazione umida (la materia organica come gli scarti alimentari e agricoli) e le sostanze pericolose ai fini della combustione, come alcuni tipi di poli mero e i materiali potenzialmente esplosivi.

RESIDUO SECCO COMBUSTIBILE: è la parte di rifiuto adatta alla combustione che viene confezionata in ecoballa. Contiene anche plastiche che, essendo derivate del petrolio, hanno un buon rendimento energetico. Nella produzione delle ecoballe la legge permette, per non più del 50 per cento in peso, l'utilizzo di alcuni rifiuti riciclabili, come le plastiche non clorurate, i poliaccoppiati plastici (come gli imballaggi composti da plastica e alluminio, oppure plastica, alluminio e carta), le gomme sintetiche non clorurate, le resine e le fibre sintetiche. L'importante è che siano tutti materiali privi di cloro perché, durante la combustione, il cloro provoca diossina, una sostanza cancerogena.

FRAZIONE SECCA: la parte non adatta alla combustione e non recuperabile in altro modo è destinata alla discarica.

FRAZIONE UMIDA: dagli avanzi organici, selezionati, si può produrre il composto che è un fertilizzante naturale.

SCORIE E CENERI: le componenti dei rifiuti non bruciate vengono raccolte, raffreddate, selezionate e smaltite in discariche speciali.
Le ceneri e le polveri intercettate dall'impianto di depurazione dei fumi sono classificate come rifiuti altamente tossici e vanno conferite in discariche speciali.

venerdì 4 gennaio 2008

La situazione politico-amministrativa a Casoria


Le forze politiche presenti in città si apprestano ad affrontare la prossima scadenza delle elezioni amministrative 2008 con spirito nuovo e diverso rispetto al passato.
Intanto, alcuni partiti (DS, MARGHERITA, UDEUR, UDC, DCA, PRI, PLI) hanno evidenziato al Prefetto ed al Ministro dell’Interno l’esigenza di una verifica dell’operato della commissione amministratrice con richieste precise ed esplicite che riguardano gli interventi sull’abusivismo edilizio, sulle lottizzazioni e sulle questioni che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio comunale, questioni sulle quali la commissione ha operato senza distinguersi nettamente rispetto alla precedente amministrazione, sciolta per infiltrazioni mafiose.
Gli stessi partiti hanno ribadito che le scelte importanti riguardanti la gestione del territorio devono essere assunte dalla classe politica democraticamente eletta dal popolo. La commissione amministratrice del comune di Casoria non ha ritenuto di prendere in considerazione la proposta di riduzione del costo della sua presenza nel comune.

Prima i DS e poi DS e MARGHERITA hanno assunto l’iniziativa di prendere contatti con le altre forze politiche riconoscendo alcuni errori fatti nelle precedenti gestioni e sollecitando a concordare regole e programma per il futuro della città di Casoria.
In tale impostazione si sono ritrovate le forze politiche dell’area moderata (UDEUR, UDC, DCA, PLI, PRI, area socialista che non si riconosce nello SDI) che hanno condiviso l’iniziativa e l’impostazione, dichiarando la disponibilità a concordare una candidatura, per la carica di sindaco, di una personalità, espressione di moderazione e dei valori cattolici e democratici, con esperienza amministrativa e che sappia raccogliere consenso al di là della coalizione.
AN e FI stanno seguendo un cammino proprio ed hanno, spesso, espresso giudizi critici sull’operato della commissione amministratrice.
Lo SDI viene ritenuto, il partito che ha determinato, nell’ultimo quindicennio, lo sfascio edilizio ed urbanistico della città che sostiene l’operato della commissione amministratrice, specialmente per quanto riguarda l’uso del territorio.
I VERDI si accompagnano per ora alle iniziative dello SDI, pur senza sostenerlo del tutto.
RIFONDAZIONE COMUNISTA viaggia nella sua solitudine contraria com’è ad ipotesi di coalizione.
Bisogna dare atto all’UDC ed all'UDEUR di aver lavorato ad una tessitura unitaria del centro moderato, cattolico, liberale e riformista ed i partiti che operano su tale versante hanno definito principi, regole e programma da offrire alle altre forze politiche per varare una coalizione di governo, omogenea ed impegnata per lo sviluppo ordinato della città.

Allo stato si è registrato un canale privilegiato tra l’area moderata e centrista individuata nei partiti UDEUR, UDC, DCA, PLI, PRI ed area socialista senza lo SDI ed il gruppo dirigente MARGHERITA/DS oggi partito democratico per valutare concretamente un percorso comune di governo per la città di Casoria, non certamente chiuso ad altri contributi, ma sempre nell’ottica di privilegiare un’omogeneità di comportamenti ed una comune valutazione di principi, regole e programma di governo.
I partiti del centro rimangono in attesa delle scelte interne al PD di Casoria, che deve stabilire quali saranno i rappresentanti che possono impegnarlo sulle vicende politiche locali.