domenica 30 dicembre 2007

Quartieri di Casoria.. off limits!



In un tessuto sociale gravemente compromesso da emergenze sanitarie, ambientali e criminali di ogni categoria e specie, si distinguono realtà residenziali particolarmente segnate da queste pericolose problematiche.


Ma facendo una cernita delle situazioni più gravi ecco un breve elenco di quartieri, per motivi disparati, "inaccessibili": via Avellino, via Capri, via Lufrano, via Cupa del Segretario e il quartiere "Stella". Di quest’ultimo si è parlato tantissimo, perché l'esasperazione e la rabbia dei residenti si è trasformata in una vera e propria azione sociale, con la costituzione di un Comitato cittadino. Un soggetto apolitico sostenuto dalla Chiesa "Santa Maria della Stella", che si propone di rappresentare gli abitanti del quartiere, finiti nella morsa della delinquenza e del degrado ambientale, nelle opportune sedi istituzionali. Ma è lungo l'elenco delle problematiche che affliggono il quartiere "Stella" e che lo accomuna alle altre strade sopra citate: degrado, microcriminalità, dissesto stradale e rifiuti.


Serve assolutamente una classe politica seria che affronti la questione in maniera nuova e diversa dal passato.

Quartiere "Stella" - Balzato agli onori della cronaca come esempio di attivismo sociale da parte dei residenti, al fine di risolvere i gravi problemi che affliggono l'intero rione, oggi il quartiere "Stella", nonostante patisca ancora una situazione di indecoroso abbandono, è il capostipite dei quartieri in rivolta contro il degrado. Non ultima, l'ennesima iniziativa del Comitato di quartiere, indirizzata alla commissione straordinaria e ai dirigenti dei vari settori comunali per chiedere un incontro istituzionale teso a programmare la riqualificazione del rione.


I residenti lamentano la mancanza di pulizia delle strade, la carenza e addirittura assenza di illuminazione in alcune zone, la dilagante microcriminalità, senza dimenticare la mancanza di autobus di linea che colleghino questa periferia con il centro cittadino. Insomma, sembra un girone dell'Inferno, ma è semplicemente il luogo reale di vita per molti abitanti coraggiosi, propositivi e combattivi che vogliono risollevare le sorti del loro quartiere. E a tal proposito chiedono un piano di intervento, politiche di sviluppo immediate e finalizzate a garantire strade pulite, aiuole pubbliche, controllo del territorio, manutenzione stradale, illuminazione e ripristino della legalità.

Quartieri di Arpino - Via Capri, via Avellino, via Brindisi, via Lufrano, via Gigante etc. Un conglomerato urbano, tutto vicoli e traverse, sprofondato nel degrado e nella morsa dell'inquinamento. In questa pozione di territorio possiamo trovare di tutto e di più. Dalla prostituzione alla luce del giorno, alle discariche a cielo aperto, dal dissesto stradale agli opifici inquinanti, dalle aree dismesse fatiscenti agli insediamenti rom, dalla mancanza di illuminazione pubblica all'abusivismo edilizio.


Un quadro estremamente desolante, a cui fa da indegno corollario il conseguente sviluppo di fenomeni di devianza sociale, tossicodipendenza, vandalismo e criminalità spicciola. Senza dimenticare l'assoluta mancanza di cassonetti per la spazzatura. Urgono provvedimenti di assoluta incisività politica, sociale, sanitaria e ambientale.

Parco dei Pini - Tra degrado, abbandono e inquinamento, ecco uno dei quartieri residenziali più devastati di Casoria: il Parco dei Pini, la cosiddetta "ex 219", un agglomerato di palazzine, oggi completamente fatiscenti, realizzate negli anni '80 con i fondi della legge post-terremoto nei pressi di via Giovanni Pascoli, ad Arpino, in un area un tempo adibita ad ospitare attività commerciali. Oggi in quei vecchi negozietti dimorano decine e decine di famiglie; locali fatiscenti e igienicamente invivibili, serrati da saracinesche arrugginite, privi di finestre e spiragli di luce e aria, che ospitano spesso un numero spropositato di persone.


Nelle case popolari, poi, il discorso non cambia. Parliamo, infatti, di abitazione dalle dimensioni esigue, danneggiate dall'umidità e prive di qualsiasi servizio di pubblica utilità. Nessuna manutenzione, né pulizia, di strade e cortili. Solo tanta spazzatura. Insomma, un intero rione abbandonato da Dio e dagli uomini. In cui insistono situazioni familiari al limite dell'esasperazione. Rifiuti, erbacce alte, pozzanghere, siringhe sporche di sangue, ratti, insetti e ovunque, vecchie carcasse di auto abbandonate.


Bisogna pensare al futuro di questo sfortunato rione. Tutto dipende dal ritorno in sella di comando di una classe politica attenta alle principali problematiche del territorio casoriano e che intenda effettivamente risolvere le questioni annose, come il Parco dei Pini, con lungimiranza e consapevolezza.

Centro storico - Degrado e abbandono non sono peculiarità tipiche solo delle periferie. Almeno non a Casoria. Basti pensare alla centralissima via San Mauro o al centro storico, nella zona di piazza Cirillo e corso Umberto I, senza dimenticare via Santa Croce e via Cardinale Maglione. Qui, anche una strada completamente dissestata e, peggio ancora, un sottosuolo gruviera, costituiscono un vero e proprio dramma per gli abitanti del posto. A tal punto che i cittadini residenti in via San Mauro accolgono la pioggia come una sorta di tragedia, perché il manto d'asfalto, già completamente rattoppato, "bucato", sollevato e tagliente, diventa un pericolo per la pubblica incolumità.
E’ successo al corso Umberto, dove undici famiglie sono state sgomberate a causa dell'ennesimo allarme staticità di un fabbricato. E ora, in attesa delle operazioni di accertamento e consolidamento dello stabile, gli sfollati esasperati non hanno potuto far altro che scendere in piazza a manifestare la propria legittima insofferenza. Eppure il crollo della palazzina in via Cavour un segnale l'aveva pur dato delle pessime condizioni in cui versa il sottosuolo casoriano.
E’ scandaloso che su tali vie vengono consentite ulteriori speculazioni edilizie, senza pretendere un piano di riassetto viario, idrico e fognario.

giovedì 20 dicembre 2007

Nuova sede dell'UDC ad Arpino




Le proposizioni del locale partito di Casini
esposte all'inaugurazione

L’UDC si colloca al centro, ed il centro è l’unica aggregazione partitica capace di dare stabilità al bipolarismo. E’ giunto il momento che la democrazia riprenda il proprio corso e che la libertà delle scelte delle maggioranze abbia nuovamente senso. Con tale scelta abbiamo voluto dare un messaggio chiaro, ma che rappresenta anche un impegno preciso, cioè riconoscere ad Arpino il ruolo che gli spetta, ed al tempo stesso la volontà di avviare un serio percorso per risolvere gli enormi problemi, che da troppo tempo, attendono risposte concrete. Casoria ed Arpino hanno bisogno di riscatto ma, soprattutto, di libertà e di democrazia ed è proprio dall’U.D.C. che parte tale azione. Fortunatamente il periodo di sospensione della democrazia si approssima alla scadenza, ed anche per tale motivo che l’UDC deve farsi carico di sviluppare progetti capaci di rilanciare il futuro della città e per realizzarli dovrà scegliere, come propri alleati, quelle forze politiche sane che esistono in città. Sono i cittadini di Casoria ed Arpino, insieme a tutte le forze politiche che li rappresentano, che dovranno scegliere il proprio destino, e sceglieranno con intelligenza non soltanto il proprio futuro ma anche i servizi che Arpino dovrà avere, e che dovranno essere servizi effettivi e non certamente quelli di pessima qualità che oggi si dice che abbia. L’UDC con Franco Troiano, Tommaso Iorio, Rosario Villamaino, Vincenzo Rossetti, intende confrontarsi per cercare soluzioni idonee a risolvere i problemi che affliggono Casoria ed Arpino. Insieme, gli uomini UDC si dichiarano fermi e determinati, caparbiamente decisi, a dire basta, assolutamente basta, con chi ha condotto Casoria nel fango.

martedì 4 dicembre 2007

Le indagini di "Nuova Dimensione"



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martedì 27 novembre 2007

PER IL GOVERNO DELLA CITTA'...




PRINCIPI, REGOLE E PROGRAMMA

Le formazioni politiche che si riconoscono nell’area moderata di centro (UDEUR - UDC - PLI - PRI - DCA - IDV), hanno elaborato principi, regole e programma per il governo della città di Casoria.

Hanno confermato l’accettazione del codice di autoregolamentazione per le candidature al Consiglio Comunale e per le nomine da parte del Comune, che si riportano di seguito:

a. I partiti, le formazioni politiche e le liste civiche si impegnano a non presentare come candidati alle elezioni del Consiglio Comunale, coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato emesso decreto che dispone il giudizio, ovvero sia stata emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione, ovvero che si trovino in stato di latitanza o di esecuzione di pene detentive, ovvero che siano stati condannati con sentenza anche non definitiva;

b. I partiti, le formazioni politiche e le liste civiche si impegnano, altresì, a non presentare come candidati alle elezioni di cui al comma 1 coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, ricorra una delle seguenti condizioni:

1. sia stata disposta l’applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali, ancorché non definitive ai sensi della legge 31 maggio 1965, n. 575;
2. siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, ovvero della legge 31 maggio 1965, n. 575, così come successivamente modificate e integrate;
3. siano stati rimossi, sospesi o dichiarati decaduti ai sensi dell’articolo 142 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Hanno altresì scelto la strada degli avvisi pubblici selettivi per la nomina della dirigenza, privilegiando le esperienze professionali acquisite ed il legame con il territorio.

- Per la scelta del Sindaco hanno indicato: esperienza politico-amministrativa, capacità di direzione realizzata nella pubblica amministrazione ovvero in ambito privatistico, equilibrio e capacità di relazionare con il mondo esterno alla politica, mancanza di pendenze penali e contabili.
- Per gli assessorati è stato ritenuto importante il riferimento ai settori funzionali ed è stato previsto che uno dei settori dovrà interessare le problematiche di Arpino.

Altro criterio che si è fissato riguarda il rispetto della rappresentatività delle forze rappresentative consiliari, senza concentrare gli incarichi più prestigiosi (Sindaco – Vicesindaco – Presidente del Consiglio Comunale) nella stessa formazione.
E’ assicurata comunque la visibilità delle forze che raggiungono la rappresentanza consiliare.

Tra i punti prioritari del programma, risultano individuate:

a) Adozione ed approvazione degli strumenti urbanistici;
b) Riassetto funzionale ed organizzativo del Comune con priorità per la Polizia Municipale con la previsione dei Vigili di quartiere;
c) Sicurezza - scuola - salute;
d) Programma di interventi per la vivibilità dei quartieri attraverso il confronto con i residenti.
e) Settore specifico dedicato alle problematiche di Arpino.


lunedì 26 novembre 2007

CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI


Per un ciclo integrato dei rifiuti che coniuga la salvaguardia dell'ambiente con le esigenze dello sviluppo e dell'occupazione


Linee guida

1) Considerare i rifiuti una risorsa e non un peso e fonte di inquinamento;


2) Consentire alle amministrazioni provinciali di realizzare sul proprio territorio un impianto per

lo smalti mento dei rifiuti prevedendo solo per Napoli città un impianto di servizio per l'intera città;


3) La Regione deve esercitare sugli organismi di gestione degli impianti a dimensione provinciale e per Napoli/ un ruolo di promozione, elaborazione, verifica e monitoraggio, lasciando ad ARPAC tutte le competenze in materia di controlli sul funzionamento e sugli eventuali possibili inquinamenti che possono verificarsi nel processo. L'ARPAC deve istruire, controllare e monitorare continuamente il processo.


4) La Regione non può riservarsi compiti gestionali né tantomeno immaginare osservatori, organismi o quanto altro che moltiplica la burocrazia mentre invece bisogna tendere a semplificare.


5) Anche le eventuali discariche possono essere utilizzate realizzando impianti per trasformare il biogas dai rifiuti in elettricità da vendere all'Enel ed investire le risorse in attrezzature di interesse collettivo per la comunità (vedi esempio Comune di Piccioli).


6) Il termoutilizzatore in ogni provincia consente lo smaltimento dei rifiuti nell'ambito territoriale senza interferenze dall'esterno; i più bravi, che recuperano energia, possono permettersi anche il lusso di ricevere i rifiuti degli altri comuni.


7) I termoutilizzatori in funzione in Italia ed in Europa producono dai 350 ai 500 mln (energia elettrica in chilowattora) con un costo di smaltimento intorno a 50 euro per tonnellate di rifiuti.


8) Recuperare la parte umida dei rifiuti urbani che non si può smaltire in discarica e non può essere mandata al termoutilizzatore con impianti per il compostaggio da usare come fertilizzante.

Le linee guida minimali

- Consentono di superare le differenti valutazioni sull'impiantistica;

- Aumentare la raccolta differenziata;

- Riunire sotto un'unica autorità (di livello provinciale) l'eccessiva e diffusa gestione locale del ciclo dei rifiuti.

Finanziamento

Con il sistema a tariffa misurato sulle persone del nucleo familiare per le abitazioni e sul numero degli addetti per le attività produttive si possono finanziare le attività e l'ARPAC.

Per evitare il pericolo di diossina che può sprigionarsi dai termoutilizzatori si può prevedere un impianto regionale con camera di combustione a 2000 gradi capace di distruggere le particelle di diossina.

CASORIA, UNA BOMBA ECOLOGICA PRONTA AD ESPLODERE

Ha fatto notizia, ma solo fino ad un certo punto, il blitz realizzato qualche giorno fa dalla polizia municipale e da alcuni tecnici preposti alla tutela ambientale dell’ASL Napoli 3 in zona Lufrano, dove è stata posta sotto sequestro un’area di circa diecimila metriquadri utilizzata come una vera e propria discarica.

In realtà, noi non accogliamo con lo stesso clamore e la stessa meraviglia questo fatto di cronaca ampiamente riportato su tutti i giornali; per il semplice motivo che si tratta di una questione annosa, di cui sono responsabili proprio le autorità competenti in materia.


Tutti i rifiuti abbandonati in quell’invaso abusivo, alcuni dei quali altamente tossici, rappresentano infatti un problema di vecchia data sul martoriato territorio di Arpino, megafrazione di Casoria. Di fatto, è capitato molte, troppe volte, che dalle pagine di questo giornale lanciassimo l’allarme inquinamento.


E guarda caso proprio la località Lufrano e tutta l’area comprendente via Capri sono state spesso le sfortunate vittime delle nostre denunce sul degrado ambientale ivi esistente. D’altronde è alto il rischio che le sostanze inquinanti rinvenute in questo invaso abusivo, così come quelle probabilmente abbandonate nella stessa zona, possano compromettere gravemente la falda acquifera del Lufrano.


Quindi, queste perlustrazioni e ispezioni della Polizia sanitaria a tutela della salute pubblica compiuti con notevole ritardo dagli Enti preposti, andrebbero assicurati con maggiore frequenza. I sigilli apposti alla discarica abusiva in via Lufrano sono senz’altro un buon inizio per rispondere alle esigenze di bonifica e riqualificazione del territorio, ma l’impegno da assumere è quello della continuità.


I controlli devono proseguire a 360 gradi, l’inquinamento va debellato con interventi incisivi e vanno puniti i proprietari di terreni che si concedono ad un uso fuorilegge degli stessi. L’ASL Napoli 3 è stata spesso carente dal punto di vista della tutela della salute pubblica e per rimediare occorre ora un Piano di salvaguardia ad ampio raggio che investa l’intero territorio casoriano.

martedì 13 novembre 2007

CASORIA: Un alfabeto di problemi...

A Arredo urbano – L’Udeur si è fatta già promotrice in passato di una serie di proposte per migliorare il grado di vivibilità di Casoria. Le idee vanno recepite dal governo cittadino, per la loro utilità indubbia. Basti pensare alla possibile realizzazione di piste ciclabili lungo il corridoio acquedottistico, alla decorazione delle strisce pedonali, alla rivisitazione di Largo San Mauro, intorno alla Basilica del Santo Patrono, alla sistemazione dello svincolo T. Formicola, alla riorganizzazione della zona San Benedetto, alla sistemazione di Piazza Cirillo con la valorizzazione della Chiesa del Carmine, per valorizzare il patrimonio storico di Casoria.
Abusivismo edilizio – E ora di dire basta alle omissioni e all’omertà. A Casoria la repressione del grave fenomeno del cemento selvaggio è diventata una necessità improcrastinabile. Occorre stabilire controlli efficaci e rapidi rispettando gli adempimenti imposti dalla legislazione vigente, operando, se necessario, alle demolizioni dei manufatti abusivi, con prontezza e non dopo l'edificazione.


B Bonifica aree dimesse - Un tempo costituivano la grande risorsa produttiva e occupazionale di Casoria. Oggi sono autentiche cattedrali nel deserto, fonte di disagi e inquinamento ambientale. Stiamo parlando degli ex opifici dismessi insistenti sul territorio. Occorre riappropriarsi di tali aree, imporre un'accurata operazione di bonifica e riqualificazione che offra ai cittadini nuovi servizi e, perché no, nuove infrastrutture e nuove possibilità occupazionali.

C Crisi Commercio – La chiusura di tanti negozi del centro e nella periferia, la vita breve di alcune attività commerciali che aprono e chiudono in pochi mesi e le continue lamentele degli esercenti sono il sintomo del disagio che affligge il commercio locale. Occorre un’adeguata politica di sostegno a favore delle piccole attività commerciali. La riduzione della TARSU sarebbe un buon inizio.
Cimitero Consortile – Non c’è più spazio per le inumazioni! Questo è l’allarme scattato già da qualche mese. E di questo passo è difficile immaginare dove mai finiranno le salme dei casoriani nei prossimi anni. Questo è solo uno dei fallimenti più eclatanti del precedente Consiglio d’Amministrazione del Consorzio cimiteriale che abbraccia i Comuni di Arzano, Casavatore e Casoria. Oggi dopo lo scioglimento di quel CdA consortile si spera in un cambio di rotta che non sia influenzato in alcun modo dalle vecchie oligarchie che impedivano scelte coraggiose tra cui l'ampliamento.

D Delinquenza e criminalità - Scippi, rapine, furti, aggressioni e intimidazioni costituiscono ormai l’insana quotidianità del tessuto sociale casoriano. Interi quartieri sono in balia di vandali e drogati; i cittadini si sono più volte ribellati a questa drammatica situazione. Ma la loro esasperazione non è stata recepita dalle istituzioni. Occorrerebbe, invece, una maggiore illuminazione delle strade più isolate, una maggiore presenza delle forze dell’ordine sulle vie cittadine e perché no, il vigile di quartiere: un’idea partorita e abortita nel breve spazio di un nulla.
Diritto allo studio – Le scuole di Casoria non sono aperte a tutti. Questa non è una semplice constatazione, ma la conferma di una discriminazione latente nei confronti degli alunni diversamente abili. Non basta più scendere in piazza, come già successo in numerose occasioni. I genitori di questi ragazzi hanno bisogno di un sostegno forte, serio e incisivo per ottenere una svolta positiva all’annoso problema. Affrontare il problema delle attività di sostegno per i portatori di handicap in maniera oculata e senza pregiudizi è una necessità ed un dovere.

E Emergenza sanitaria - Una città come Casoria che conta oltre centomila abitanti deve paradossalmente fare i conti con una inspiegabile carenza di strutture sanitarie sul suo territorio. Più che un problema un vero e proprio dramma, a cui dovrebbero porre maggiore attenzione la commissione amministratrice e la direzione dell'Asl Napoli 3, che in tema di politiche sanitarie è inadempiente e distratta.

F Fatiscenza e degrado - E’ questa, purtroppo, la realtà di tanti quartieri residenziali di Casoria abbandonati in uno stato di totale abbandono. Tra le lettere di questo alfabeto abbiamo dedicato ampio spazio alla triste vicenda del quartiere Stella, ma sono tanti i rioni che soffocano sotto lo stesso tipo di pericolose problematiche: mancanza di illuminazione e di segnaletiche orizzontali e verticali, strade dissestate, reti idriche e fognarie obsolete e inadeguate e presenza di vere e proprie discariche illegali a cielo aperto. A quando un piano di riqualificazione a garanzia dei diritti del cittadino?

G Gestione impianti sportivi - Sbagliando si impara. Il Comune ha subito danni economicamente ingenti da una scellerata convenzione per la gestione del Polifunzionale sportivo. In futuro, quindi, piuttosto che pagare lo scotto per le stramberie di amministratori distratti o sprovveduti, è necessario porre la massima attenzione nella gestione degli impianti sportivi. E magari si può intraprendere questa lotta agli sprechi proprio con una revisione della convenzione per il Polifunzionale.

H Handicap (Diritti dei disabili) - Sono due i problemi più grossi che sono costretti ad affrontare ogni giorno i diversamente abili: le barriere architettoniche e la mancanza di senso civico. Nel primo caso, è sotto gli occhi di tutti la mancanza di scivoli sui marciapiedi e la mancata realizzazione degli stessi dopo il rifacimento di alcune strade a Casoria ed Arpino. Ma è sicuramente condannabile anche il mancato rispetto dei divieti di sosta nei pressi dei passaggi per le carrozzelle da parte degli automobilisti. Insomma, a quando l’abbattimento delle barriere architettoniche e soprattutto a quando una capillare operazione della polizia municipale contro la sosta selvaggia?

I Inquinamento ambientale - Fumi tossici, onde elettromagnetiche, amianto, rifiuti, smog… L’ambiente è malato. Casoria vive uno stato di emergenza senza pari. L’allarme è scattato da un pezzo, ma nessuno prende i necessari e improrogabili provvedimenti per sanare la situazione. Insomma, la salute pubblica è in pericolo. Occorre, in maniera urgente, monitorare l’ambiente e tenere sotto controllo l’aria che respiriamo, prima che i danni siano definitivamente irreparabili.
Isolamento – Interi quartieri lamentano l’assoluta mancanza di collegamenti con il centro di Casoria. Periferie abbandonate, prive di illuminazione e con strade dissestate, ma soprattutto non fornite da mezzi pubblici. Per gli abitanti di via Capri, così come di tante altre zone di Arpino, ai margini dei grossi centri residenziali, raggiungere Casoria, piuttosto che Napoli, è impresa da titani.


L Lottizzazioni convenzionate - Si tratta di mere violazioni in cui è incappato negli ultimi anni il Comune di Casoria. E l’Udeur nelle opportune sedi istituzionali ha sempre sollecitato una risposta in merito al pagamento degli oneri concessori e di quelli di urbanizzazione primarie e secondarie. Riguardo alla Multisala, di fronte Carrefour, ad esempio, occorre una verifica sulle intese raggiunte nei precedenti accordi di programma, perché il Comune non può assolutamente essere penalizzato rispetto allo sfruttamento già realizzato dell’area. Le intese, infatti, sono sottoscritte per essere rispettate. Basta con la svendita del territorio.

M Macchina comunale (Riassetto) - Mettere ordine nella struttura del Comune è diventata una priorità. Infatti, se davvero si vuole recuperare efficienza ed efficacia nella macchina amministrativa, si deve necessariamente passare per un investimento in risorse umane qualificate, esperte e professionali. E le strutture vanno frazionate a seconda delle funzioni e degli obiettivi da perseguire, con adeguata distribuzione e attribuzione di ruoli negli uffici operativi. Senza sprechi, né carenze strumentali.
Mercato rionale – E' l'argomento giusto da affrontare nelle opportune sedi istituzionali per salvare via Calvanese dall'attuale prigionia; tra ambulanti, bancarelle e immondizia. Ormai i residenti sono esasperati. Il quartiere, infatti, nei giorni di fiera diventa inaccessibile. Spazi ridotti ai minimi termini e materiale di scarto ovunque. Insomma, questa importante arteria non è adeguata ad ospitare il commercio itinerante. A maggior ragione sapendo di avere a disposizione tante aree dismesse auspicabilmente riqualificabili e idonee a garantire all'utenza un servizio migliore, senza arrecare danni e disagi agli abitanti della zona.


N Nettezza urbana (Casoria Ambiente) – Per risolvere il problema della rimozione dei rifiuti sul nostro territorio vanno completamente rivisitati i compiti affidati alla “Casoria Ambiente Spa” assegnando la gestione del patrimonio comunale e del verde pubblico, affidando ad essa anche la realizzazione e gestione delle aree di sosta. Un ampliamento dei servizi che corrisponderebbe alla risoluzione di altri gravi problemi, quali quelli degli ex lavoratori Soges e Castaldo. E per finire, per non gravare sui costi dei cittadini, applicare una riduzione della TARSU nell’ordine del 25% per le categorie commerciali e professionali e del 25% per i cittadini. Di pari passo con un piano di recupero dell’evasione.

O Occupazione e sviluppo - Una strada da seguire per garantire sviluppo e soprattutto occupazione esiste. Ma passa anche attraverso un imponente opera di revisione e riaggregazione urbana, fondata su alcuni importanti capisaldi di riordino urbanistico: la riqualificazione e la valorizzazione dell’area storica, la destinazione commerciale dell’area intermedia sviluppatasi lungo la Circumvallazione esterna e l’asse viario SS-87, la riconversione delle aree dismesse e il recupero del vecchio centro di Casoria ed Arpino.
Opifici inquinanti – Lavorano indisturbate. Arrecando danni e disagi ai residenti. Stiamo parlando delle numerose fabbriche insistenti sul territorio. Manca il necessario monitoraggio ed è pressoché inesistente il controllo delle lavorazioni e delle produzioni industriali effettuate dai singoli opifici. Intanto, i cittadini sono esasperati e sono in tanti già pronti a scendere in piazza. Basti pensare a quanto sia diventato insopportabile l’inquinamento acustico provocato in via Duca D’Aosta dall’IMI Sud. Ma è solo la punta di un iceberg. E le autorità competenti sono latitanti.

P Parco pubblico (Villa comunale) - In una società dove il tempo libero assume un valore assai importante, alla luce delle condizioni di continuo stress in cui viviamo, Casoria non è in grado di assicurare ai propri abitanti strutture a verde attrezzato adeguate e curate. Basti pensare alla Villa comunale di Arpino da sempre danneggiata dalle piogge, oggetto di continuo vandalismo. La situazione non cambia poi tanto se si guarda al verde pubblico in Casoria-centro. Si chiedono interventi di ordinaria manutenzione e sistemazione.

Pericolo amianto – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avviato da anni una dura lotta contro l’amianto. Una sostanza tossica contenute in molti materiali utilizzati in passato nel campo edilizio, idraulico e di raccorderia industriale. Ebbene, nonostante oggi l’uso di eternit sia bandito da ogni tipo di produzione, ritroviamo ancora molti edifici e strutture che abbondano di amianto. Un rischio costante per tutti coloro che sono esposti all’inalazione inconsapevole delle piccolissime particelle che si sprigionano nell’aria per la sgretolazione di queste letali fibre. Ebbene, appare quindi assurdo l’immobilismo delle autorità competenti pur sapendo che sul nostro territorio insistono capannoni e opifici che non sono stati ancora bonificati e per giunta sono ubicati a pochi metri da scuole, rioni residenziali e uffici pubblici (vedi ad esempio il Polifunzionale di Arpino o via Favignana).

Q Qualità della vita - Ovviamente, basterebbe risolvere la metà dei problemi elencati in questo dettagliato alfabeto per veder evidentemente migliorata la qualità di vita quotidiana. Ma siccome sono anni che i cittadini lottano invano, anche solo per ottenere almeno un po’ di attenzione sulle note problematiche, allora un buon punto di partenza potrebbe essere la messa in opera di un piano per la salvaguardia dell’ambiente, un piano per straordinario per le opere pubbliche (viabilità e allacciamenti in rete) e maggiori controlli sul territorio per la lotta all’illegalità.

R Recupero area storica - Casoria antica cade a pezzi. Alcune sue parti vengono demolite e ricostruite in violazione della legge e della vigente normativa urbanistica. Occorre dire basta alle speculazioni edilizie nel vecchio centro; la commissione straordinaria ha il dovere di applicare i doverosi e decisivi interventi di riesame dei provvedimenti precedentemente adottati. Occorre varare subito una normativa di salvaguardia.
Risorse finanziarie – L’Udeur si è già fatto promotore in passato di una serie di proposte finalizzate al recupero di crediti vantati dall’Ente comunale nei confronti dell’utenza pubblica. Ma gli interventi auspicati dal Campanile non sono mai stati attivati dagli amministratori municipali. Eppure, un azione di recupero nei confronti dei cittadini che occupano abusivamente proprietà comunali, un accertamento rispetto alla gestione del complesso Sportivo Polifunzionale, in relazione alle attività svolte a pagamento, e un intervento di recupero verso gli evasori di ICI, TARSU e TOSAP, costituirebbero un viatico fondamentale per il risanamento delle casse comunali.

S Sicurezza nelle scuole - Sul territorio casoriano, come è giusto che sia, insistono numerosi istituti scolastici. Purtroppo, però, non tutti rispondono adeguatamente alle disposizioni sulla sicurezza delle strutture. Non è un problema nuovo. Anzi, siamo tutti a conoscenza dei disagi, delle carenze e, in alcuni casi, anche dei gravi pericoli legati agli edifici scolastici (vedi crollo alla Maglione). Si tratta di un pericolo costante, autentico incubo dei genitori. Occorre garantire la manutenzione, ordinaria e straordinaria. E le risorse potrebbero essere ricavate proprio dagli introiti dei condoni edilizi.

T Traffico e viabilità - Intasamenti, ingorghi, semafori fuori uso, photored, incroci pericolosi, tamponamenti: sono tutti anelli di una stessa catena che porta, tra cause ed effetti, all’annoso problema del traffico. Una questione certamente non irrisolvibile. Anzi, nei comuni limitrofi ci si è affidati a note società di studio della viabilità cittadina, le quali hanno dato vita a Piani traffico particolareggiati e adeguati alle varie situazioni. Con notevoli miglioramenti in termini di viabilità e lotta all’inquinamento. A quando il ricorso ad una soluzione simile anche sulle nostre strade?

U Urbanistica (Riordino) – Sono due le parole d’ordine: programmazione e investimenti sul territorio. La città va rivista e riaggregata seguendo alcune importanti linee direttrici, con le quali si stabiliscano un’area storica, un’area intermedia e un’area periferica. E in ognuna delle quali si dovranno prevedere interventi di riqualificazione e valorizzazione (area storica), adeguamento di natura commerciale (area intermedia), recupero strutturale e risanamento ambientale (area periferica). Un’altra importante idea sarebbe quella di creare un insediamento universitario, con annesse residenze per gli studenti, l'ampliamento dell'Ospedale M.S. della Pietà, un ospedale del dolore, una struttura polispecialistica per il trapianto di organi.

V Videosorveglianza e Telerilevamento – Non c’è dubbio che il monitoraggio continuo delle aree a rischio, dove i fenomeni dell’abusivismo edilizio, degli atti vandalici e dei raid criminali sono più diffusi, rappresenterebbe un valido deterrente e un incisivo strumento per eliminare questi problemi. Tanti sono già i Comuni che si sono dotati del sistema di videosorveglianza e telerilevamento per controllare le eventuali trasformazioni del territorio in seguito ad abusi e nelle intenzioni della Regione Campania c’è il desiderio di estendere il progetto a tante altre realtà difficili di Napoli e provincia. Allora sarebbe bene che l’Ente casoriano non si lasci sfuggire questa opportunità e usufruisca del “Grande Fratello” anche ai fini della salvaguardia del territorio.
Vigili Urbani – Un organico formato prevalentemente da agenti anziani risulta inadeguato per le esigenze di una città come Casoria. Occorre, quindi, innanzitutto assumere nuove leve. Senza considerare che i 63 i caschi bianchi attualmente in servizio sono in numero altamente inferiore a quanto previsto dalla normativa in materia di rapporto tra agenti e popolazione residente. Con questo stato di cose si riesce a garantire a malapena l’ordinaria amministrazione, anzi, nemmeno quella, perché sarebbero necessarie più strutture operative sul territorio.

Z Zone a traffico limitato (Ztl) – Come introdotto dal Codice della strada nel 1992, i Comuni hanno la facoltà di assoggettare specifiche aree a limitazione del traffico e/o della sosta. A tal proposito è possibile interdire alla circolazione dei veicoli intere zone, oppure prevedere aree in cui l’accesso e la circolazione veicolare sono limitate a ore prestabilite o a particolari categorie di utenti. Uno strumento utile, non fine a sé stesso e sicuramente vantaggioso per la salubrità dell’ambiente, ma che a Casoria è pressoché sconosciuto. Il perché resta un dubbio amletico.

(Aggiornato al 10/11/2007)

Abbiamo raccolto proteste, segnalazioni, questioni annose, polemiche e fatti di cronaca in un grande calderone.. L'intento è sollecitare le istituzioni locali ad intervenire in maniera incisiva ed efficace.. Ma questo sito è dei cittadini, quindi restiamo in attesa delle Vostre opinioni, dei Vostri commenti per dare vita ad un vero e proprio FORUM popolare!





COMUNICAZIONE DEL PD

Al Segretario dello SDI
Prof.Francesco Iorio
via Pio XII 80
Casoria


Oggetto: Declino invito per esame contesto socio-poltico in prospettiva del prossimo impegno elettorale


Con la presente, per palesare la posizione del Partito Democratico di Casoria rispetto al vostro invito per martedì 30 ottobre 2007 ad esaminare la situazione politico-amministrativa.

Premesso che:

1) Il Partito che lei rappresenta, invitato, in varie occasioni, a discutere nel merito delle questioni che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale (vedi documento”etica preventiva”), ed alla elaborazione di una strategia politica, comune rispetto alla gestione della commissione straordinaria, ha sempre declinato gli inviti o ha assunto posizioni divergenti;

2) Il costituendo Partito Democratico, ha da tempo avviato una stagione politica tesa alla discontinuità rispetto al passato, proponendo una svolta e prendendo, di fatto, le distanze dall’atteggiamento di chi tende a conservare la propria “nicchia” di potere;

Considerando:
politicamente scorretto il comportamento da voi perpetrato convocando i rappresentanti delle liste che hanno concorso per la costituente nazionale e regionale del Partito Democratico, e non rispettando il ruolo di rappresentanza esterna del partito che appartiene ai Segretari dei soggetti costituendi (Ds e Margherita)

ESPRIMONO:
La propria indisponibilità a partecipare alla riunione di cui in oggetto non accettando agende politiche indicate da altri che non sia il Partito Democratico che, come recentemente espresso dal segretario nazionale Walter Veltroni, si farà carico di elaborare un proprio programma e cercherà unicamente su questo,eventuali convergenze.


Casoria 29 Ottobre 2007

La Segreteria del Partito Democratico di Casoria
Michele Scarca
Sergio Fontanella
Francesco Serra

mercoledì 17 ottobre 2007

"NUOVA DIMENSIONE"

  • Periodico di politica, cultura e attualità della Città di Casoria


  • Benvenuti a tutti gli affezionati, curiosi e/o simpatizzanti lettori del nostro storico giornale "Nuova Dimensione" in questo nuovissimo spazio on-line..
  • Dalle pagine di questo sito si potranno leggere oltre agli articoli del numero già in edicola, anche approfondimenti e opinioni sulle tematiche di volta in volta affrontate, ma soprattutto la cronaca si arricchirà di video, foto e nuove rubriche.
  • Insomma, un nuovo contenitore d'informazione locale, il cui piu' grande obiettivo è dare voce a tutti coloro che vorranno esprimere opinioni sui temi d'attualità, in particolare quelli che riguardano la nostra città.