lunedì 26 novembre 2007

CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI


Per un ciclo integrato dei rifiuti che coniuga la salvaguardia dell'ambiente con le esigenze dello sviluppo e dell'occupazione


Linee guida

1) Considerare i rifiuti una risorsa e non un peso e fonte di inquinamento;


2) Consentire alle amministrazioni provinciali di realizzare sul proprio territorio un impianto per

lo smalti mento dei rifiuti prevedendo solo per Napoli città un impianto di servizio per l'intera città;


3) La Regione deve esercitare sugli organismi di gestione degli impianti a dimensione provinciale e per Napoli/ un ruolo di promozione, elaborazione, verifica e monitoraggio, lasciando ad ARPAC tutte le competenze in materia di controlli sul funzionamento e sugli eventuali possibili inquinamenti che possono verificarsi nel processo. L'ARPAC deve istruire, controllare e monitorare continuamente il processo.


4) La Regione non può riservarsi compiti gestionali né tantomeno immaginare osservatori, organismi o quanto altro che moltiplica la burocrazia mentre invece bisogna tendere a semplificare.


5) Anche le eventuali discariche possono essere utilizzate realizzando impianti per trasformare il biogas dai rifiuti in elettricità da vendere all'Enel ed investire le risorse in attrezzature di interesse collettivo per la comunità (vedi esempio Comune di Piccioli).


6) Il termoutilizzatore in ogni provincia consente lo smaltimento dei rifiuti nell'ambito territoriale senza interferenze dall'esterno; i più bravi, che recuperano energia, possono permettersi anche il lusso di ricevere i rifiuti degli altri comuni.


7) I termoutilizzatori in funzione in Italia ed in Europa producono dai 350 ai 500 mln (energia elettrica in chilowattora) con un costo di smaltimento intorno a 50 euro per tonnellate di rifiuti.


8) Recuperare la parte umida dei rifiuti urbani che non si può smaltire in discarica e non può essere mandata al termoutilizzatore con impianti per il compostaggio da usare come fertilizzante.

Le linee guida minimali

- Consentono di superare le differenti valutazioni sull'impiantistica;

- Aumentare la raccolta differenziata;

- Riunire sotto un'unica autorità (di livello provinciale) l'eccessiva e diffusa gestione locale del ciclo dei rifiuti.

Finanziamento

Con il sistema a tariffa misurato sulle persone del nucleo familiare per le abitazioni e sul numero degli addetti per le attività produttive si possono finanziare le attività e l'ARPAC.

Per evitare il pericolo di diossina che può sprigionarsi dai termoutilizzatori si può prevedere un impianto regionale con camera di combustione a 2000 gradi capace di distruggere le particelle di diossina.

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