martedì 13 novembre 2007

CASORIA: Un alfabeto di problemi...

A Arredo urbano – L’Udeur si è fatta già promotrice in passato di una serie di proposte per migliorare il grado di vivibilità di Casoria. Le idee vanno recepite dal governo cittadino, per la loro utilità indubbia. Basti pensare alla possibile realizzazione di piste ciclabili lungo il corridoio acquedottistico, alla decorazione delle strisce pedonali, alla rivisitazione di Largo San Mauro, intorno alla Basilica del Santo Patrono, alla sistemazione dello svincolo T. Formicola, alla riorganizzazione della zona San Benedetto, alla sistemazione di Piazza Cirillo con la valorizzazione della Chiesa del Carmine, per valorizzare il patrimonio storico di Casoria.
Abusivismo edilizio – E ora di dire basta alle omissioni e all’omertà. A Casoria la repressione del grave fenomeno del cemento selvaggio è diventata una necessità improcrastinabile. Occorre stabilire controlli efficaci e rapidi rispettando gli adempimenti imposti dalla legislazione vigente, operando, se necessario, alle demolizioni dei manufatti abusivi, con prontezza e non dopo l'edificazione.


B Bonifica aree dimesse - Un tempo costituivano la grande risorsa produttiva e occupazionale di Casoria. Oggi sono autentiche cattedrali nel deserto, fonte di disagi e inquinamento ambientale. Stiamo parlando degli ex opifici dismessi insistenti sul territorio. Occorre riappropriarsi di tali aree, imporre un'accurata operazione di bonifica e riqualificazione che offra ai cittadini nuovi servizi e, perché no, nuove infrastrutture e nuove possibilità occupazionali.

C Crisi Commercio – La chiusura di tanti negozi del centro e nella periferia, la vita breve di alcune attività commerciali che aprono e chiudono in pochi mesi e le continue lamentele degli esercenti sono il sintomo del disagio che affligge il commercio locale. Occorre un’adeguata politica di sostegno a favore delle piccole attività commerciali. La riduzione della TARSU sarebbe un buon inizio.
Cimitero Consortile – Non c’è più spazio per le inumazioni! Questo è l’allarme scattato già da qualche mese. E di questo passo è difficile immaginare dove mai finiranno le salme dei casoriani nei prossimi anni. Questo è solo uno dei fallimenti più eclatanti del precedente Consiglio d’Amministrazione del Consorzio cimiteriale che abbraccia i Comuni di Arzano, Casavatore e Casoria. Oggi dopo lo scioglimento di quel CdA consortile si spera in un cambio di rotta che non sia influenzato in alcun modo dalle vecchie oligarchie che impedivano scelte coraggiose tra cui l'ampliamento.

D Delinquenza e criminalità - Scippi, rapine, furti, aggressioni e intimidazioni costituiscono ormai l’insana quotidianità del tessuto sociale casoriano. Interi quartieri sono in balia di vandali e drogati; i cittadini si sono più volte ribellati a questa drammatica situazione. Ma la loro esasperazione non è stata recepita dalle istituzioni. Occorrerebbe, invece, una maggiore illuminazione delle strade più isolate, una maggiore presenza delle forze dell’ordine sulle vie cittadine e perché no, il vigile di quartiere: un’idea partorita e abortita nel breve spazio di un nulla.
Diritto allo studio – Le scuole di Casoria non sono aperte a tutti. Questa non è una semplice constatazione, ma la conferma di una discriminazione latente nei confronti degli alunni diversamente abili. Non basta più scendere in piazza, come già successo in numerose occasioni. I genitori di questi ragazzi hanno bisogno di un sostegno forte, serio e incisivo per ottenere una svolta positiva all’annoso problema. Affrontare il problema delle attività di sostegno per i portatori di handicap in maniera oculata e senza pregiudizi è una necessità ed un dovere.

E Emergenza sanitaria - Una città come Casoria che conta oltre centomila abitanti deve paradossalmente fare i conti con una inspiegabile carenza di strutture sanitarie sul suo territorio. Più che un problema un vero e proprio dramma, a cui dovrebbero porre maggiore attenzione la commissione amministratrice e la direzione dell'Asl Napoli 3, che in tema di politiche sanitarie è inadempiente e distratta.

F Fatiscenza e degrado - E’ questa, purtroppo, la realtà di tanti quartieri residenziali di Casoria abbandonati in uno stato di totale abbandono. Tra le lettere di questo alfabeto abbiamo dedicato ampio spazio alla triste vicenda del quartiere Stella, ma sono tanti i rioni che soffocano sotto lo stesso tipo di pericolose problematiche: mancanza di illuminazione e di segnaletiche orizzontali e verticali, strade dissestate, reti idriche e fognarie obsolete e inadeguate e presenza di vere e proprie discariche illegali a cielo aperto. A quando un piano di riqualificazione a garanzia dei diritti del cittadino?

G Gestione impianti sportivi - Sbagliando si impara. Il Comune ha subito danni economicamente ingenti da una scellerata convenzione per la gestione del Polifunzionale sportivo. In futuro, quindi, piuttosto che pagare lo scotto per le stramberie di amministratori distratti o sprovveduti, è necessario porre la massima attenzione nella gestione degli impianti sportivi. E magari si può intraprendere questa lotta agli sprechi proprio con una revisione della convenzione per il Polifunzionale.

H Handicap (Diritti dei disabili) - Sono due i problemi più grossi che sono costretti ad affrontare ogni giorno i diversamente abili: le barriere architettoniche e la mancanza di senso civico. Nel primo caso, è sotto gli occhi di tutti la mancanza di scivoli sui marciapiedi e la mancata realizzazione degli stessi dopo il rifacimento di alcune strade a Casoria ed Arpino. Ma è sicuramente condannabile anche il mancato rispetto dei divieti di sosta nei pressi dei passaggi per le carrozzelle da parte degli automobilisti. Insomma, a quando l’abbattimento delle barriere architettoniche e soprattutto a quando una capillare operazione della polizia municipale contro la sosta selvaggia?

I Inquinamento ambientale - Fumi tossici, onde elettromagnetiche, amianto, rifiuti, smog… L’ambiente è malato. Casoria vive uno stato di emergenza senza pari. L’allarme è scattato da un pezzo, ma nessuno prende i necessari e improrogabili provvedimenti per sanare la situazione. Insomma, la salute pubblica è in pericolo. Occorre, in maniera urgente, monitorare l’ambiente e tenere sotto controllo l’aria che respiriamo, prima che i danni siano definitivamente irreparabili.
Isolamento – Interi quartieri lamentano l’assoluta mancanza di collegamenti con il centro di Casoria. Periferie abbandonate, prive di illuminazione e con strade dissestate, ma soprattutto non fornite da mezzi pubblici. Per gli abitanti di via Capri, così come di tante altre zone di Arpino, ai margini dei grossi centri residenziali, raggiungere Casoria, piuttosto che Napoli, è impresa da titani.


L Lottizzazioni convenzionate - Si tratta di mere violazioni in cui è incappato negli ultimi anni il Comune di Casoria. E l’Udeur nelle opportune sedi istituzionali ha sempre sollecitato una risposta in merito al pagamento degli oneri concessori e di quelli di urbanizzazione primarie e secondarie. Riguardo alla Multisala, di fronte Carrefour, ad esempio, occorre una verifica sulle intese raggiunte nei precedenti accordi di programma, perché il Comune non può assolutamente essere penalizzato rispetto allo sfruttamento già realizzato dell’area. Le intese, infatti, sono sottoscritte per essere rispettate. Basta con la svendita del territorio.

M Macchina comunale (Riassetto) - Mettere ordine nella struttura del Comune è diventata una priorità. Infatti, se davvero si vuole recuperare efficienza ed efficacia nella macchina amministrativa, si deve necessariamente passare per un investimento in risorse umane qualificate, esperte e professionali. E le strutture vanno frazionate a seconda delle funzioni e degli obiettivi da perseguire, con adeguata distribuzione e attribuzione di ruoli negli uffici operativi. Senza sprechi, né carenze strumentali.
Mercato rionale – E' l'argomento giusto da affrontare nelle opportune sedi istituzionali per salvare via Calvanese dall'attuale prigionia; tra ambulanti, bancarelle e immondizia. Ormai i residenti sono esasperati. Il quartiere, infatti, nei giorni di fiera diventa inaccessibile. Spazi ridotti ai minimi termini e materiale di scarto ovunque. Insomma, questa importante arteria non è adeguata ad ospitare il commercio itinerante. A maggior ragione sapendo di avere a disposizione tante aree dismesse auspicabilmente riqualificabili e idonee a garantire all'utenza un servizio migliore, senza arrecare danni e disagi agli abitanti della zona.


N Nettezza urbana (Casoria Ambiente) – Per risolvere il problema della rimozione dei rifiuti sul nostro territorio vanno completamente rivisitati i compiti affidati alla “Casoria Ambiente Spa” assegnando la gestione del patrimonio comunale e del verde pubblico, affidando ad essa anche la realizzazione e gestione delle aree di sosta. Un ampliamento dei servizi che corrisponderebbe alla risoluzione di altri gravi problemi, quali quelli degli ex lavoratori Soges e Castaldo. E per finire, per non gravare sui costi dei cittadini, applicare una riduzione della TARSU nell’ordine del 25% per le categorie commerciali e professionali e del 25% per i cittadini. Di pari passo con un piano di recupero dell’evasione.

O Occupazione e sviluppo - Una strada da seguire per garantire sviluppo e soprattutto occupazione esiste. Ma passa anche attraverso un imponente opera di revisione e riaggregazione urbana, fondata su alcuni importanti capisaldi di riordino urbanistico: la riqualificazione e la valorizzazione dell’area storica, la destinazione commerciale dell’area intermedia sviluppatasi lungo la Circumvallazione esterna e l’asse viario SS-87, la riconversione delle aree dismesse e il recupero del vecchio centro di Casoria ed Arpino.
Opifici inquinanti – Lavorano indisturbate. Arrecando danni e disagi ai residenti. Stiamo parlando delle numerose fabbriche insistenti sul territorio. Manca il necessario monitoraggio ed è pressoché inesistente il controllo delle lavorazioni e delle produzioni industriali effettuate dai singoli opifici. Intanto, i cittadini sono esasperati e sono in tanti già pronti a scendere in piazza. Basti pensare a quanto sia diventato insopportabile l’inquinamento acustico provocato in via Duca D’Aosta dall’IMI Sud. Ma è solo la punta di un iceberg. E le autorità competenti sono latitanti.

P Parco pubblico (Villa comunale) - In una società dove il tempo libero assume un valore assai importante, alla luce delle condizioni di continuo stress in cui viviamo, Casoria non è in grado di assicurare ai propri abitanti strutture a verde attrezzato adeguate e curate. Basti pensare alla Villa comunale di Arpino da sempre danneggiata dalle piogge, oggetto di continuo vandalismo. La situazione non cambia poi tanto se si guarda al verde pubblico in Casoria-centro. Si chiedono interventi di ordinaria manutenzione e sistemazione.

Pericolo amianto – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avviato da anni una dura lotta contro l’amianto. Una sostanza tossica contenute in molti materiali utilizzati in passato nel campo edilizio, idraulico e di raccorderia industriale. Ebbene, nonostante oggi l’uso di eternit sia bandito da ogni tipo di produzione, ritroviamo ancora molti edifici e strutture che abbondano di amianto. Un rischio costante per tutti coloro che sono esposti all’inalazione inconsapevole delle piccolissime particelle che si sprigionano nell’aria per la sgretolazione di queste letali fibre. Ebbene, appare quindi assurdo l’immobilismo delle autorità competenti pur sapendo che sul nostro territorio insistono capannoni e opifici che non sono stati ancora bonificati e per giunta sono ubicati a pochi metri da scuole, rioni residenziali e uffici pubblici (vedi ad esempio il Polifunzionale di Arpino o via Favignana).

Q Qualità della vita - Ovviamente, basterebbe risolvere la metà dei problemi elencati in questo dettagliato alfabeto per veder evidentemente migliorata la qualità di vita quotidiana. Ma siccome sono anni che i cittadini lottano invano, anche solo per ottenere almeno un po’ di attenzione sulle note problematiche, allora un buon punto di partenza potrebbe essere la messa in opera di un piano per la salvaguardia dell’ambiente, un piano per straordinario per le opere pubbliche (viabilità e allacciamenti in rete) e maggiori controlli sul territorio per la lotta all’illegalità.

R Recupero area storica - Casoria antica cade a pezzi. Alcune sue parti vengono demolite e ricostruite in violazione della legge e della vigente normativa urbanistica. Occorre dire basta alle speculazioni edilizie nel vecchio centro; la commissione straordinaria ha il dovere di applicare i doverosi e decisivi interventi di riesame dei provvedimenti precedentemente adottati. Occorre varare subito una normativa di salvaguardia.
Risorse finanziarie – L’Udeur si è già fatto promotore in passato di una serie di proposte finalizzate al recupero di crediti vantati dall’Ente comunale nei confronti dell’utenza pubblica. Ma gli interventi auspicati dal Campanile non sono mai stati attivati dagli amministratori municipali. Eppure, un azione di recupero nei confronti dei cittadini che occupano abusivamente proprietà comunali, un accertamento rispetto alla gestione del complesso Sportivo Polifunzionale, in relazione alle attività svolte a pagamento, e un intervento di recupero verso gli evasori di ICI, TARSU e TOSAP, costituirebbero un viatico fondamentale per il risanamento delle casse comunali.

S Sicurezza nelle scuole - Sul territorio casoriano, come è giusto che sia, insistono numerosi istituti scolastici. Purtroppo, però, non tutti rispondono adeguatamente alle disposizioni sulla sicurezza delle strutture. Non è un problema nuovo. Anzi, siamo tutti a conoscenza dei disagi, delle carenze e, in alcuni casi, anche dei gravi pericoli legati agli edifici scolastici (vedi crollo alla Maglione). Si tratta di un pericolo costante, autentico incubo dei genitori. Occorre garantire la manutenzione, ordinaria e straordinaria. E le risorse potrebbero essere ricavate proprio dagli introiti dei condoni edilizi.

T Traffico e viabilità - Intasamenti, ingorghi, semafori fuori uso, photored, incroci pericolosi, tamponamenti: sono tutti anelli di una stessa catena che porta, tra cause ed effetti, all’annoso problema del traffico. Una questione certamente non irrisolvibile. Anzi, nei comuni limitrofi ci si è affidati a note società di studio della viabilità cittadina, le quali hanno dato vita a Piani traffico particolareggiati e adeguati alle varie situazioni. Con notevoli miglioramenti in termini di viabilità e lotta all’inquinamento. A quando il ricorso ad una soluzione simile anche sulle nostre strade?

U Urbanistica (Riordino) – Sono due le parole d’ordine: programmazione e investimenti sul territorio. La città va rivista e riaggregata seguendo alcune importanti linee direttrici, con le quali si stabiliscano un’area storica, un’area intermedia e un’area periferica. E in ognuna delle quali si dovranno prevedere interventi di riqualificazione e valorizzazione (area storica), adeguamento di natura commerciale (area intermedia), recupero strutturale e risanamento ambientale (area periferica). Un’altra importante idea sarebbe quella di creare un insediamento universitario, con annesse residenze per gli studenti, l'ampliamento dell'Ospedale M.S. della Pietà, un ospedale del dolore, una struttura polispecialistica per il trapianto di organi.

V Videosorveglianza e Telerilevamento – Non c’è dubbio che il monitoraggio continuo delle aree a rischio, dove i fenomeni dell’abusivismo edilizio, degli atti vandalici e dei raid criminali sono più diffusi, rappresenterebbe un valido deterrente e un incisivo strumento per eliminare questi problemi. Tanti sono già i Comuni che si sono dotati del sistema di videosorveglianza e telerilevamento per controllare le eventuali trasformazioni del territorio in seguito ad abusi e nelle intenzioni della Regione Campania c’è il desiderio di estendere il progetto a tante altre realtà difficili di Napoli e provincia. Allora sarebbe bene che l’Ente casoriano non si lasci sfuggire questa opportunità e usufruisca del “Grande Fratello” anche ai fini della salvaguardia del territorio.
Vigili Urbani – Un organico formato prevalentemente da agenti anziani risulta inadeguato per le esigenze di una città come Casoria. Occorre, quindi, innanzitutto assumere nuove leve. Senza considerare che i 63 i caschi bianchi attualmente in servizio sono in numero altamente inferiore a quanto previsto dalla normativa in materia di rapporto tra agenti e popolazione residente. Con questo stato di cose si riesce a garantire a malapena l’ordinaria amministrazione, anzi, nemmeno quella, perché sarebbero necessarie più strutture operative sul territorio.

Z Zone a traffico limitato (Ztl) – Come introdotto dal Codice della strada nel 1992, i Comuni hanno la facoltà di assoggettare specifiche aree a limitazione del traffico e/o della sosta. A tal proposito è possibile interdire alla circolazione dei veicoli intere zone, oppure prevedere aree in cui l’accesso e la circolazione veicolare sono limitate a ore prestabilite o a particolari categorie di utenti. Uno strumento utile, non fine a sé stesso e sicuramente vantaggioso per la salubrità dell’ambiente, ma che a Casoria è pressoché sconosciuto. Il perché resta un dubbio amletico.

(Aggiornato al 10/11/2007)

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

è vero caSORIA è UNA CITTA COME TANTE NON CURATA E ABBANDONATA NELLE MANI DI CITTADINI INUTILI ALLA SOCIETà PèRò CI SONO ANKE CITTADINI COME ME KE VORREBBERTO CAMBIARLA E RENDERLA PIù "CURATA"!

Anonimo ha detto...

Le intenzioni sembrano buone, ma se ti proponi di fare qualcosa perchè non dici anche in che modo la cambieresti e la renderesti più curata?

Anonimo ha detto...

l'idea di lasciare ancora più compiti nelle mani di casoria ambiente è una c..., bastano già quelli che ha e che svolge una schifezza, basta già l'arroganza e la prepotenza che ha, dategli altri poteri, e saremo finiti. In questo periodo di crisi rifiuti sembra che le autorità temano i vertici della stessa e che casoria la comandino loro.

Anonimo ha detto...

Scappate, casoria è inquinatissima e le fabbriche (acciaierie) al 2008 sono ancora aperte! Qui si muore di Cancro!
Scappate da Casoria